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La notizia, diffusa dall'agenzia di stampa Reuters, lascia senza
parole. Il professor Kevin Warwick, direttore del Dipartimento
di cibernetica dell'università di Reading, in Inghilterra,
(www.cyber.rdg.ac.uk/K.Warwick) ha annunciato di essersi sottoposto
ad un intervento chirurgico per l'impianto di una capsula contenente
un piccolo calcolatore elettronico all'interno del suo braccio.
Nel corso della presentazione Warwick ha mostrato il funzionamento
del chip camminando attraverso il portone del suo dipartimento.

Kevin Warwick,
il professore inglese che si è fatto
impiantare un microprocessore nel braccio.
"Buon giorno professor Warwich. Lei ha cinque messaggi di
posta elettronica", ha detto un voce attivata dal microchip.
L'uomo computerizzato ha molte applicazioni, sia positive sia
negative, dice Warwick. Potrebbe limitare l'impiego di armi a
coloro che sono in possesso degli opportuni codici di accesso
memorizzati nel microchip. "Si tratta di un esperimento",
ha ribattuto il professore che non è in grado di sapere
per quanto tempo potrà tenerlo nel braccio per possibili
problemi di rigetto. Le complicazioni cliniche non sembrano comunque
spaventare il docente. Si tratta, secondo il suo staff, di un'occasione
per sperimentare che cosa è possibile fare per la comunicazione
tra uomo e computer.
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